CORPUS:
vasto mondo
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PAROLE CHIAVE:
#installazione interattiva
DEFINIZIONE CULTURALE:
../Edizione: 2
../Coautori:
recipient.cc
DATI TECNICI:
../Oggetto:
riattivabile
../Materiali e tecnica: Struttura architettonica, diapositive, lenti, sistema audio magnetostrittivo, sistema di interazione digitale, sistema luminoso. L'installazione originale creata per la mostra al Centro Luigi Pecci era realizzata in cartone alveolare Nidoboard®. La versione architettonica riattivabile è realizzata in compensato.
../Misure: 3660x6220x5500mm
DESCRIZIONE: Vasto Mondo, lavoro specificatamente pensato per ‘La fine del mondo’ (Centro Luigi Pecci - Prato), è un congegno ibrido che funziona al contempo come strumento ottico e di riproduzione sonora, un ambiente “vivo” all’interno del quale lo spettatore si fa percipiente e percepito. Prendendo le mosse da studi sulle forme del precinema - la Lanterna magica, il Mondo nuovo, il Kaiserpanorama, la camera oscura rinascimentale - l’artista fonde i meccanismi di proiezione con la stessa struttura della camera, creando un dispositivo di rappresentazione multiplo, attivato dalla luce ambientale esterna. All’interno dell’architettura costruita in cartone alveolare Nidoboard®, originali diapositive su vetro monocromatiche e dipinte a mano con acquerelli, risalenti agli inzi del secolo scorso, vengono proiettate all’interno della struttura senza soluzione di continuità, creando uno scenario panoramico nel quale lo spettatore si trova immerso. La composizione audio, frutto di una collaborazione con la casa di produzione Recipient.cc, vede la rielaborazione del brano di Steve Reich Piano Phase (1967), una sperimentazione sulla tecnica del phasing, alternato a un testo dal sapore poetico composto da un florilegio di terminologie botaniche, recitato in quattro lingue diverse. Il titolo dell’opera prende infatti spunto da un momento storico barocco in cui emerge un concetto di giardino nuovo, l'idea del ‘vasto mondo’. Un tipo di giardino in cui il mondo intero è racchiuso in un piccolo recinto: specie e varietà da tutto il mondo e di tutte le dimensioni, forme e colori crescono mescolate insieme in modo quasi per nulla disciplinato. Una consapevole immagine che migra da popolo a popolo. Il disorientamento percettivo originato dalla tipologia di suono è amplificato dalla sua diffusione circolare all’interno dello spazio e per mezzo della stessa struttura architettonica, che si trasforma in una fonte sonora vibrante. Prende vita così uno spazio esperienziale fuori dal tempo, dominato da una narrativa onirica, scevra da strutture organizzate e razionali, una mise-en-scène di un mondo ideale e preternaturale dove il fruitore è chiamato a perdersi.
TEMI:
../#corpo:
interattivo
../#immaginazione:
atto_politico
../#identità:
tecnologia
FONTI E DOCUMENTI:
../Immagini: https://photos.app.goo.gl/BZPTvEtRALDzFgR78
../Video: https://youtu.be/IYhqBE3ZqFc
../Scheda informativa [pdf]: Vasto Mondo.pdf
../Bibliografia:
La fine del mondo, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato. Silvana Editoriale 2016.
../Esposta a:
La fine del mondo, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, Prato. 2016
../Collezione: archivio dell'artista