Hic sunt dracones

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Venduto



CORPUS:
hic sunt dracones
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PAROLE CHIAVE:
#installazione bioipermediale #installation #VR #video 360°

DEFINIZIONE CULTURALE:
../Edizione: 1
../Siti/date: sala Re Pubblica, Museo Madre. Napoli

DATI TECNICI:
../Oggetto: riattivabile
../Materiali e tecnica: Interacting installation in Virtual & Mixed Reality with ambisonic audio, realized with UNITY software system and visible through VR Wireless VIVE pro™ system

DESCRIZIONE: Progetto reso possibile grazie al sostegno della DGCC nell'ambito del programma del Italian Council, 4a edizione, 2018. Hic sunt dracones è un'installazione interattiva immersiva in realtà virtuale. Hsd è il prodotto di un lungo e complesso progetto di ricerca portato avanti per diversi anni a cura di Chiara Pirozzi e sviluppato con la casa di produzione Recipient.cc. Hsd nasce da un'impresa esplorativa compiuta dall'artista e dal suo team: una scalata laterale lungo la scogliera settentrionale di di un'Isola su una costa rocciosa che appartiene geologicamente alla placca tettonica africana ma politicamente all'Europa. Il nome dell’Isola è stato escluso da tutti i riferimenti nell’opera e da tutti i testi del libro d’artista, si tratta dell’unica informazione che, in un’opera che si genera a partire dalla progressione di dati, è stata eliminata per la necessità dell’artista di condurre le sue riflessioni, la sua poetica e il suo gesto politico lungo geolocalizzazioni multiple. L'azione esplorativa è stata mappata con l'aiuto di tecnologie digitali avanzate. Queste l'hanno trasformata in un percorso individuale e unico in cui le moderne tecnologie di Realtà Virtuale si fondono con intuizioni generate da temi come la manipolazione dell'informazione e l'"errore" come divario tra la realtà fisica e quella alterata. Il risultato è uno scollamento tra il tempo presente e quello dell'esperienza, così come una distorsione sensoriale in ambienti ibridi e sovrastimolati. La natura fortemente dematerializzata di questa installazione cerca di ridefinire lo spazio della visione, i modelli d'uso e le esperienze narrative attraverso l'interazione con l'individuo, unico strumento in grado di attivare l'opera. L'opera si trasforma in uno spazio in cui ricercare questioni urgenti come la spettacolarizzazione del concetto di frontiera e l'impatto delle tecnologie digitali alla base dei big data sulla dimensione biopolitica della società contemporanea. Il libro d'artista è parte integrante dell'opera la quale, grazie a una lettura ipertestuale e stratificata, si espande al bacino di ricerca elaborato dall'artista.

TEMI:
../#specificità: luogo_denso
../#corpo: esperienza
../#respiro: hyperextension
../#immaginazione: atto_politico
../#identità: tecnologia

FONTI E DOCUMENTI:
../Immagini: img_link#1
../Video: VR experience demo
../Scheda informativa [pdf]: Hic sunt dracones.pdf

../Bibliografia:

Hic sunt dracones [Postmediabooks, 2020 – ISBN 9788874902781]


../Esposta a:

inedito – Collezione:  Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee / Museo Madre, Napoli.


../Collezione: pubblica

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